Morto Jerry West
stella dei Lakers
e silhouette nel logo Nba

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Un altro pezzo di storia del Basket, e non solo della Nba, ci ha lasciati. All’età di 86 anni si è spento Jerry West, una delle guardie più prolifiche e vincenti della pallacanestro mondiale. Gli appassionati lo hanno conosciuto, già nel 1960, alla Olimpiade di Roma dove, assieme all’altro co-capitano della nazionale statunitense, il mio giocatore preferito in senso assoluto Big O alias Oscar Robertson, guidati da coach Pete Newell, ha conquistato la medaglia d’oro. Erano gli anni in cui le nazionali Usa erano formate solo da giocatori universitari e il nostro aveva appena terminato la sua carriera con i Mountainers dell’Università di West Virgina, vicecampioni Ncaa del 1959, titolo perso contro la California University, allenata proprio da Newell, in assoluto uno degli allenatori più innovativi di tutti in tempi.

Di seguito inizia a giocare nella Nba, sempre con la maglia giallo-viola dei Los Angeles Lakers dal 1960 al 1974, con un solo titolo vinto nel 1972. Erano gli anni in cui dominavano i Boston Celtics di Bill Russell e compagni. Chiude la carriera con 25.192 punti. Poi, resta sempre con la squadra losangelina come head coach per tre stagioni dal 1976 a 1979. Ma è con il passaggio dietro la scrivania, come general manager, che L.A. prende letteralmente il volo: 7 titoli, grazie alla firma di giocatori che, come lui, sono nei 50 di tutti i tempi quali Magic Johnson, Jabbar e James Worthy. Di seguito un’altra grande coppia: Kobe Bryant e Shaquille O’Neal, che gli sono valsi due titoli di executive of the years.

Voglio aggiungere altre due cose su Jerry West. Come giocatore è stato forse la prima guardia moderna, famoso per l’uso dell’arresto e tiro, che eseguiva facendo un ultimo palleggio molto forte in modo da avere la palla quasi pronta per eseguire il tiro. Era soprannominato Mr. Clutch per la capacità di segnare i canestri nei momenti decisivi di una gara. La seconda cosa che voglio ancora dire su Jerry West è che anche i più giovani, inconsapevolmente, lo conoscono, perché la silhouette nel logo della Nba è proprio la sua. R.I.P. Jerry.

 

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