Stavolta fra Apu e Torino
no a gentlemen agreement

Non c’è stata gara in campo, ma guerra di comunicati dopo Old Wild West Apu Udine – Reale Mutua Torino recupero dell’ottava di andata del girone verde di serie A2 vinto per 82-62 (23-12, 52-32, 68-50) dai padroni di casa e giocato giovedì sera al Carnera, dando ai friulani la coabitazione in vetta con Cantù e la qualificazione per la Final eight di coppa Italia assieme ai brianzoli e a Pistoia oltre che a Scafati e Ravenna del girone rosso.
Stavolta non c’è stato alcun gentleman agreement fra le due società come quando è stata rinviata la gara in calendario il 21 novembre scorso per un focolaio Covid all’Apu, emerso prima della partita precedente a Capo d’Orlando con la positività di capitan Michele Antonutti e di due componenti dello staff e sùbito dopo con il contagio anche del vicecapitano Vittorio Nobile e di altri due elementi del gruppo squadra. Allora Torino aveva preso atto del rinvio e augurato pronta guarigione, a lamentarsi era stata Cantù perché la nota Apu aveva dato per scontato il rinvio della successiva sfida del 28 novembre a Desio senza metterne a conoscenza la società brianzola, nè l’aveva fatto Lnp, Fip o altra autorità competente tanto che poi si è giocato come da calendario.
Ora Torino, saputo della positività del play Marco Giuri il giorno stesso del recupero di ieri sera, lamenta l’indisponibilità dell’Apu ad addivenire a un ulteriore rinvio e l’ha fatto con un comunicato ufficiale emesso sùbito dopo la sconfitta. <Il risultato di questa sera – recita la nota di giovedì 23 dicembre – non riesce a descrivere a pieno il clima surreale che abbiamo vissuto nella giornata di oggi. Dopo aver scoperto, verso l’ora di pranzo, della positività di un giocatore dell’APU Udine, la Reale Mutua Basket Torino ha prontamente chiesto il rinvio del match (con una data immediatamente individuata dalla Lega Nazionale Pallacanestro). Incassata la risposta negativa della società friulana (unica condizione per il rinvio della partita è l’accordo tra le società), Basket Torino ha chiesto che entrambe le squadre si sottoponessero ad un ciclo di tamponi rapidi, in modo da giocare la partita nell’ambiente più sicuro e controllato possibile. Ricevuto un altro no da Udine, Basket Torino ha valutato fino a 15’ dalla palla a due l’eventualità o meno di scendere in campo e disputare il match. Per il rispetto del campionato e per non subire eventuali penalizzazioni abbiamo scelto di giocare la partita, diamo atto ai ragazzi di aver dato il massimo impegno sul campo, nonostante il clima fosse tutt’altro che sereno>.
La replica via comunicato dell’Apu è arrivata la mattina dopo: <A seguito della gara di campionato disputatasi nella serata di ieri tra APU OWW e Reale Mutua Basket Torino, la società ospite ha ritenuto di diramare una nota ufficiale per lamentare che la partita si sarebbe svolta in un “clima surreale” e “tutt’altro che sereno”, imputabile alla nostra asserita indisponibilità di verificare lo stato di salute dei giocatori attraverso un ciclo di tamponi rapidi. Bisogna purtroppo ricordare ai colleghi di Torino che il protocollo per le nostre competizioni, redatto dalla Federazione Italiana Pallacanestro, che contiene le “indicazioni per la pianificazione, l’organizzazione e la gestione delle attività sportive finalizzate al contenimento e contro la diffusione dell’infezione da Covid”, prescrive che, in caso di positività di un componente del team (giocatori, membri dello staff tecnico, sanitario e dirigenziale), tutti gli altri debbano essere sottoposti a tampone molecolare e che, qualora non sia possibile eseguire il tampone molecolare e averne gli esiti prima della gara, i club debbano comunque assicurare la negatività dei propri tesserati, sottoponendo i componenti del team a un tampone rapido. E così si è proceduto.
Nella tarda mattina di ieri infatti, verificata la positività al Covid di un nostro giocatore, il nostro staff sanitario ha immediatamente (attorno alle ore 13:00) sottoposto tutti i membri della squadra e staff a tampone rapido, senza rilevare alcun ulteriore contagio.
Non corrisponde al vero, pertanto, quanto riportato dalla società torinese. Con fermezza dobbiamo sottolineare che la nostra società riconosce convintamente che, nell’attuale contesto emergenziale, le nostre istituzioni sportive, dalla FIP alla LEGA, abbiano la competenza e la responsabilità di dettare le regole di condotta per preservare la salute della collettività e che le società sportive e i singoli abbiano il dovere, senza alcuna eccezione e senza avventurarsi in interpretazioni ad personam o di comodo, di rispettarle e garantire la continuità delle competizioni. La nostra società, inoltre, ritiene che, per riconquistare la serenità tanto agognata da tutti, il duro periodo che stiamo vivendo ci imponga non solo di agire, ma anche di comunicare, con la massima correttezza e trasparenza  possibile. Un tanto era dovuto. Ancora un augurio di buon Natale a tutti!>.
Controreplica di Torino a stretto giro: <In relazione al comunicato stampa diffuso nella mattina odierna (di ieri, ndr) dalla società APU Udine, la Reale Mutua Basket Torino ci tiene a sottolineare e ribadire quanto detto nella nota di ieri sera (giovedì, ndr). Appresa la positività del tesserato di Udine e saputo che la società friulana aveva effettuato un ciclo di tamponi rapidi – e non molecolari, data l’impossibilità di avere un esito entro l’inizio della gara, come prescrivere il “Protocollo competizioni pallacanestro Senior A2 e B Maschile” della Federazione Italiana Pallacanestro – Basket Torino ha chiesto ripetutamente ad Udine di poter rimandare la gara ed in seconda battuta di effettuare un ULTERIORE ciclo di tamponi ad entrambe le squadre, in modo che tutte e due le parti fossero tutelate. Nonostante la richiesta – non prevista dal protocollo, ma dettata dal buon senso – fosse arrivata in tempi da poter organizzare tranquillamente il tutto, Udine si è ripetutamente rifiutata. Solo il rispetto delle regole, del pubblico e degli avversari ha fatto sì che Basket Torino prendesse parte alla gara nonostante la visibile preoccupazione dei giocatori e dello staff>.
Morale: Udine-Torino da due stagioni non ha pace. Nell’A2 scorsa, infatti, è stata giocata con l’Oww priva di Dominique Johnson positivo al Covid all’antivigilia, dando la stura a un gennaio tutto nero per l’Apu. Quest’anno, dopo un primo rinvio, è stata disputata nonostante la positività di Giuri e anche se Lnp, come asserisce Torino, aveva sùbito individuato una data per l’ulteriore rinvio richiesto, a cui l’Apu non ha aderito. Possibile anche con un solo contagiato, come dimostrano altri casi in questi tempi di pandemia. Diciamo che Torino aveva tutto l’interesse a non giocare e Udine evidentemente sì, invece: nessuna strenna natalizia agli ospiti, anche se l’Apu ha mescolato il sacro con il profano rinnovando gli auguri di buon Natale a tutti nella sua nota. Conclusione: l’operazione simpatia della società di patron Alessandro Pedone continua in categoria, forse le conviene davvero salire in serie A e in questo pare sulla buona strada.
(Nella foto di copertina, Torino ha sì e no fatto riscaldamento giovedì al Carnera dove non voleva giocare per la positività al Covid di Giuri nell’Apu saputa in giornata stessa)

 

 

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