Minuetto Apu attorno al lancio
della campagna abbonamenti
per la prossima A2 2023-2024

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Minuetto suona per noi, cantava Mia Martini. Ieri, nell’auditorium dello stadio Friuli per la presentazione della campagna abbonamenti dell’Apu Udine per l’A2 2023-2024, se la sono cantata un po’ addosso gli ospiti dell’Udinese calcio. Con il direttore amministrativo Alberto Rigotto di quest’ultima a fare da anfitrione, è stato un balletto di complimenti. Il presidente dell’Amici pallacanestro udinese, Alessandro Pedone, non ne ha lesinati ad alcuno. Ha esordito con quelli dovuti ai padroni di casa, passando poi a farli al suo nuovo duo tecnico – manageriale per il mercato <in cui abbiamo preso tutti i giocatori che volevamo fin dall’inizio>. Li ha ricevuti in cambio dagli attuali ds Andrea Gracis e coach Adriano Vertemati per le ottimali condizioni di lavoro in cui sono stati messi. Tanto da fare dire all’allenatore che <per me è stato il mercato più facile, come mai mi era successo, perché tutti i giocatori vogliono venire a Udine>. Peccato che l’unico friulano a cui è stata fatta una proposta di rinnovo, Vittorio Nobile, l’abbia gentilmente declinata preferendo la Real Sebastiani Rieti che ha rilevato i diritti di A2 dagli Stings Mantova. Ponti d’oro a chi arriva, insomma, e forse d’argento a chi parte.

Infine, minuetto anche con l’assessore allo sport del Comune di Udine, Chiara Dazzan, esibita come un trofeo e sempre meno “autostoppista”, movimento che l’ha eletta nell’assemblea civica. Dazzan, nel sentire della piena disponibilità ricevuta da ds e coach dalla società, si è complimentata con Pedone per il primo passo di una gestione foriera di successi. In questo caso è stato il presidente dell’Apu a ricambiare anche perché con il Comune ha esordito ricordando di avere in piedi il discorso palaCarnera 4.0 che, se arriverà a regime, costringerà il Friuli 2.0 a rilanciare visto che si gioca al raddoppio. Insomma, tanta melassa e poco si è parlato di campagna abbonamenti. In pratica, soltanto sulla domanda finale di un giornalista. Per cui diciamo solo che parte oggi e si chiuderà il 30 settembre rimandando per i prezzi, le rivendite e tutti i dettagli della campagna al sito www.apudine.it.

L’importante è che per la prossima stagione sia stata allestita una formazione <equilibrata>, come l’ha definita Gracis termine su cui ha convenuto Pedone. Il presidente ha fatto tesoro a quanto pare, e magari anche ammenda, di recenti squilibri difficili da recuperare o mai recuperati. Ha passato quindi la palla, senza fare proclami, a Vertemati affinché amalgami bene una squadra rinnovata per otto decimi, perché dal buon gioco arrivano poi anche i risultati. Come mostra con chiarezza, e ufficialità, anche la grafica Apu di copertina sul “Roster completed” nel gioco delle coppie ci sono due giocatori per ruolo tra play, guardie, ali piccole e grandi, centri. Otto sono le rotazioni principali con Gianmarco Arletti, debuttante in Italia da senior, e Jacopo Vedovato, di ritorno in A2 dopo un lustro in B, che forse avranno meno minutaggio essendo i cambi dei due stranieri, rispettivamente di Jason Clark e Marcos Delìa. Senza avere una rosa extralarge di senior già in partenza, fino al record di quindici in tutta la stagione scorsa, ma con il visto per un extracomunitario da potere ancora spendere ad annata in corso (non prima dei play – off perché non si potrà più) essendo italo-argentino il pivot Delìa.

L’unica perplessità è campanilistica e non per l’attesa già dei primi risultati ufficiali in Supercoppa, l’11 settembre con l’Ueb Cividale (anche se Gracis nel confermare la data non ha citato i ducali) e il 15 settembre a Trieste (il 13 Pallacanestro Trieste 2004 al palaPerusini). No, il fatto è che l’Apu passa dal quintetto friulano Nobile, Fabio Mian, Raphael Gaspardo, Michele Antonutti e Marco Cusin dell’estate scorsa alla colonia triestina Delìa appunto, Clark e Marco Da Ros di questa. Tacitata la secessione “O Anto o Austria” con la nomina “spintanea” di Michele ad ambasciatore Apu, vedremo l’effetto che fa l’ingaggio del trio ex giuliano visto che siamo in campagna abbonamenti. Così come sarà da valutare il riflesso del silente progetto Apu Young Stars aperto a una ventina di società del territorio, soppiantato anche dal lancio del minibasket in proprio con gl’istruttori Matteo Cuder e Sandra Salineri chiamati a raccolta per un unico polo Mini-Apu maschile e femminile. Forse anche per questo ieri non sono stati fatti numeri attorno al lancio della campagna abbonamenti. Minuetto suona per noi…

 

 

 

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2 comments

  1. Ciao Valerio.
    Effettivamente del lancio della campagna abbonamenti anche io mi aspettavo se ne parlasse di più, magari anche rispetto a qualche iniziativa collegata (gazebi a Grado e Lignano dell’APU) che veniva fatta in passato.
    La squadra quest’anno pare decisamente più equilibrata e centrata, meno stelle, ma comunque c’è talento diffuso ed i ruoli sembrano tutti ben coperti. Peccato per Nobile, effettivamente. Sui “triestini” (cioè ex giocatori di Trieste) non credo che ci siano grandi problemi. Abbiamo avuto dei veri triestini in squadra e non ci sono stati problemi neanche quella volta, per cui figurati con questi che nemmeno lo sono.
    Mandi!
    Lorenzo

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    1. Ciao Lorenzo,
      siamo d’accordo su tutto, compreso su quella che ho definito “colonia triestina” all’Apu contrapposta, un solo anno dopo, al reclamizzato quintetto tutto friulano. Per quanto mi riguarda Udine potrebbe tesserare anche tutti giocatori triestini Doc, ma nè io nè tu siamo il tifoso medio friulano che sento chiacchierare in giro. Percepisco, poi, diffuso malcontento nell’àmbito del così detto progetto Apu Young Stars. E la campagna abbonamenti, perché di quella parliamo pur se è quasi passata sotto silenzio in sede di presentazione, è fatta anche di sensazioni. Mica dico che ci sarà lo sciopero del tifo al Carnera, anzi forse mi riabbono.
      Mandi!
      Valerio

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