Alpo ultima a battere Lbs
la finale di A2F tra loro
anticipata ruolo per ruolo

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Siamo arrivati all’atto conclusivo della serie A2 femminile con le finali che decreteranno le due compagini promosse nell’A1 della prossima stagione. Sebbene a inizio stagione i pronostici dessero come più forte il girone A, i risultati hanno portato non solo alle finali rispettivamente le prime due del gruppo B e la prima e la terza di quello A, ma anche le quattro retrocessioni hanno visto le squadre del B spingere nel baratro della B Carugate e Basket Roma che sono andate a sommarsi alle due formazioni retrocesse direttamente, cioè Stella Azzurra Roma e Abano Terme.

Le finali vedranno in tabellone la favoritissima Derthona, che ha liquidato per 2-0 Treviso, trovare sulla sua strada San Giovanni Valdarno che ha sorpreso Costa Masnaga vincendo gara3 sul campo lombardo.

Nell’altro tabellone la finale che interessa di più la nostra regione sarà quella tra Delser Chrich Lbs Udine ed Ecodem Alpo Villafranca che in semifinale hanno sconfitto rispettivamente Logiman Broni e Panthers Roseto ambedue per 2-0.

Andando a spulciare un po’ vediamo che Udine non perde da dicembre, decima giornata di andata, sconfitta proprio sul campo dell’Alpo, mentre le veronesi dopo una partenza lenta hanno realizzato un filotto dalla dodicesima di andata fino alla partita di ritorno a Udine conquistando così la seconda piazza alla fine della stagione regolare.

Proviamo a confrontare i quintetti e i cambi cercando di capire le sfide che ci saranno nei vari ruoli sul parquet.

Playmaker

Udine presenta Giorgia Bovenzi (2002) vero motorino delle friulane, cresciuta moltissimo in questi due anni, che fa di velocità e imprevedibilità il suo mantra, precisa anche dalla lunetta e con l’assist facile. Sulla sponda opposta un altro play tascabile come Ilaria Moriconi (2000) che, uscita dalla sua Umbria, in due anni di Alpo ha dimostrato una gran varietà di soluzioni d’attacco aiutata da una discreta mano da dietro l’arco e da una combattività da non sottovalutare.

Guardie

In casa friulana, persa Sara Ronchi per infortunio, è arrivata in corso d’opera Alice Milani (1999), un cavallo di ritorno, figlia dell’assistent coach Achille, che ha preferito casa piuttosto che restare a Ponzano dove aveva iniziato la stagione. La sua crescita è stata continua gara dopo gara e la fiducia avuta dallo staff l’ha portata ad avere un impatto offensivo importante, sostenuto anche da medie dalla lunga che non erano sue in passato. In maglia Alpo invece troviamo Anna Turel (2002) goriziana dal Dna cestistico consolidato con papà e mamma ex giocatori di ottimo livello, attaccante dalle mille soluzioni e dal palleggio arresto e tiro ormai dimenticato da troppi giocatori. Ex di Udine, dove ha subìto un grave infortunio, al secondo anno ad Alpo è la migliore realizzatrice delle venete.

Ali piccole

Capitan Chiara Bacchini (1998) è il collante della formazione udinese, giocatrice in grado di coprire più ruoli e sfruttare i miss match al meglio vicino al canestro. Arrivata lo scorso anno come atleta da scoprire, in questa stagione ha dimostrato che carisma sommato a una buona tecnica potrebbero portarla ancora più in alto. Le veronesi rispondono con Sofia Frustaci (2001) giocatrice dalle capacità atletiche infinite, in grado di difendere su qualsiasi avversaria e nell’ultima parte della stagione di colpire non solo in velocità e in uno contro una, ma anche con ottima precisione dalla lunga distanza.

Ali grandi

In questo ruolo Udine gioca il jolly con Lydia Katshitshi (1998) vero lusso per la categoria. Dopo una vita passata a Moncalieri calcando i parquet di A1, ha accettato la sfida in quella inferiore dove viaggia in doppia cifra di punti e rimbalzi a ogni gara. Aumentato il numero di palloni giocati dopo l’infortunio della Ronchi, ha avuto un miglioramento enorme e sarà l’incubo maggiore per le avversarie. Dal lato veronese troviamo Francesca Parmesani (1998) che dopo una lunga militanza a Crema è passata prima per Broni e poi a Lucca sempre in A1 per poi accettare le lusinghe alpensi. Giocatrice completa dal gran fisico, sopperisce a qualche centimetro in meno con una determinazione importante. Gran difensore, anche se spesso con problemi di falli, in attacco è pericolosa in penetrazione, ma anche dalla lunga oltre a essere ottima rimbalzista.

Centri

Le friulane schierano la giovane Adele Cancelli (2004) in arrivo da Albino e alla prima, vera esperienza in A2. Fisico importante e tanti centimetri hanno portato a miglioramenti visibili e a un minutaggio sempre più importante. Ancora qualche ingenuità da eliminare, ma con la carenza di centimetri nella pallacanestro italiana la via dovrebbe essere già tracciata. Alpo risponde con uno dei colpi più importanti dell’estate, Alice Nori (1993) storico volto del Crema con cui ha vinto coppe Italia a grappoli e conquistato la promozione in A1. I problemi avuti dalle lombarde l’hanno portata a scegliere Alpo, dove la sua esperienza è stata importantissima per l’annata delle venete. Rimbalzi e gioco spalle a canestro i suoi pezzi forti oltre a un notevole atletismo in fase difensiva che le permette di sopperire a un’altezza non proprio da centro.

Cambi

La rotazione della Delser si ferma di solito a 8 giocatrici, ma ha in uscita dalla panchina elementi quali il play Matilde Bianchi (2003) di scuola Reyer che fa della velocità d’esecuzione il suo credo, l’ala grande italo-egiziana Tamara Shash (2000) all’esordio in Italia e importante cambio delle lunghe con possibilità di allargare le difese grazie a un discreto tiro dalla lunga e soprattutto la triestina Alice Gregori (2000) che nella seconda parte di stagione, eliminati piccoli acciacchi fisici, ha infilato un gran numero di gare in doppia cifra aiutata da un tiro da dietro l’arco che dire mortifero è poco. La panchina si completa con le giovani Sofia Ceppellotti (2005) che tanto bene ha fatto in B con il Sistema Rosa Pordenone sfruttando il doppio tesseramento come Gaia Codolo (2004) e Giulia Agostini (2005) capaci di farsi trovare pronte.

Dalla panchina dell’Alpo, con rotazione un po’ inferiore, esce il capitano Martina Rosignoli (2001) friulana doc che, dopo le esperienze a San Martino di Lupari dove ha esordito in A1, è alla terza stagione in biancoblu; è giocatrice tecnicamente indiscutibile, magari non una sprinter, con tiro dalla lunga mortifero e capace di migliorarsi nell’annata in tutto ciò che riguarda la difesa. Altro cambio risponde al nome di Serena Soglia (2000) pure alla terza stagione alpense dopo esperienze a Faenza e che quest’anno ha dimostrato ottimi miglioramenti nel tiro e nella reattività, oltre ad avere una combattività contagiosa. La panchina si completa con Laura Pastore (2000) ricambio spesso utilizzato per far rifiatare il play, con Federica Fiorentini (2003) e le giovani del vivaio Ornella Chiaretto (2006), Elisa Furlani (2005) e Giulia Mancini (2007).

Coach

L’arrivo a Udine di Massimo Riga ha portato esperienza e competenza grazie alle quali la società friulana ha potuto far crescere non solo i risultati della prima squadra, ma anche il settore giovanile. Capacità di preparazione della gara e lettura della stessa che in categoria pochi hanno, è di sicuro un lusso per l’A2 e per la compagine del presidente Leo de Biase.

La storia dice che all’Alpo alla fondazione nel 1999 il coach rispondeva al nome di Nicola Soave, figlio del presidentissimo Renzo Soave, e che a oggi nulla è cambiato. La capacità di creare formazioni che ogni stagione arrivano a risultati importanti, finale di coppa Italia e spareggio promozione già nel proprio bagaglio, non dice abbastanza dei suoi meriti nel cammino delle veronesi. Senza nulla togliere ad alcuno, forse sarebbe ora di raccogliere i frutti del gran lavoro fatto.

Queste sono le formazioni che sabato 25 maggio, alle ore 20.30, al palaCarnera e in gara 2 mercoledì 29, sempre alle 20.30, al palazzetto di Alpo si giocheranno la storia. Sempre che non ci sia bisogno della bella in programma sabato 1 giugno, ancora alle 20.30, a Udine.

Pronostico difficile anche perché, se casa di chi scrive è Udine, il cuore dice solo Alpo! Buona finale a tutti gli amanti del basket femminile.

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