Pubblicato da Il professor Flavio Pressacco ha tracciato un ricordo del tutto personale di Guido Carlo Gatti sulla chat di Vale Tal Gei. A beneficio dei più lo riproponiamo anche sul blog, preceduto dal cordoglio della Fip nazionale che ne ha tracciato anche la carriera.
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È scomparso all’età di 86 anni Guido Carlo Gatti, ex azzurro e protagonista della pallacanestro italiana tra la fine degli anni Cinquanta e gli anni Sessanta con l’Ignis Varese e All’Onestà Milano.
Il presidente Fip Giovanni Petrucci, a titolo personale e a nome della pallacanestro italiana, abbraccia la famiglia Gatti e ne condivide il cordoglio.
Gatti aveva giocato 77 volte in Nazionale, con 373 punti realizzati. Aveva vinto la medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo di Napoli nel 1963. Aveva disputato il campionato del Mondo in Brasile nel 1963, l’Europeo in Unione Sovietica nel 1965 e l’Olimpiade di Città del Messico 1968.
Dotato di una grande fisicità, idolo dei tifosi per le sue schiacciate, aveva giocato nell’Auxilium Torino, nel Gira Bologna, nell’Ignis Varese vincendo due scudetti (1961 e 1964) e poi nell’All’Onestà Milano. Una volta ritiratosi fu anche dirigente sportivo oltreché imprenditore.
Ufficio stampa Fip
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Ci ha lasciato Guido Carlo Gatti uno dei grandi del basket anni Cinquanta e Sessanta. Correva voce che avesse quarti di nobiltà, era eccentrico e fascinoso. Negli anni Novanta fui con lui a sostenere un progetto di Valerio Bianchini per promuovere un basket universitario nel quale i giovani potessero vivere un quadriennio dopo il settore giovanile. Ricordo che organizzammo, fra gli altri, un incontro a Roma con l’assemblea dei Rettori italiani per presentare il progetto. Poi non se ne fece nulla per la dura contrarietà della Fip, in particolare di tutto il settore delle società delle serie minori. Da allora non avevo più rivisto Gatti. Riposi in pace.