Finetti capoallenatore
della “stella” all’Apu
Da “stellone” se sale in A

Carlo Finetti è il decimo capoallenatore dell’Amici pallacanestro udinese che, con quello di coach Matteo Boniciolli, è al quarto esonero in corsa dalla nascita della società a fine giugno 2011 da una costola della Nuovo basket Udine fondata nel 2001. Promosso al terzo anno da assistente, Finetti, 27 anni compiuti il 14 aprile scorso, è dunque il capo tecnico della “stella” per l’Apu a dodicesima stagione ancora in corso dalla fondazione.

Il primo qui pro quo al neonato club capita sùbito in Dnb 2011 – 2012, a cui aveva chiesto l’ammissione dopo la rinuncia della Snaidero Udine alla Legadue. Ancora in continuità con la gestione Nbu, l’Apu allenata la stagione prima da Waldi Medeot in C dilettanti è affidata in estate sempre per la Dnc al debuttante Daniele Marchettini, confermato a ripescaggio in Dnb ottenuto. Sino a metà novembre, quando è esonerato e sostituito da Medeot che era rimasto in qualità di senior assistant. Incarico non nuovo in casa udinese, dunque. Il vecchio allenatore accetta, anche perché Luca Corpaci contattato una prima volta declina. Risultato, a fine torneo la squadra retrocede.

Per risalire dalla Dnc 2012 – 2013, con l’inizio degli otto anni di gestione tecnico – manageriale di Davide Micalich, in panchina siede Andrea Paderni migliore allenatore in C Silver Fvg la stagione precedente. Centra la promozione non diretta a fine stagione regolare, andata alla Pienne Pordenone per quoziente canestri nell’arrivo alla pari, ma attraverso i play – off. Debuttante al piano di sopra, Paderni entra nel mirino delle critiche perdendo di misura un paio di partite con squadre favorite della Dnb. Deve inanellare nove vittorie per salvare la panchina. A poco serve l’arrivo di Lorenzo Bettarini quale senior assistant (ci risiamo), anche perché non è un idillio con la società. Morale, secondo cambio di capoallenatore in tre stagioni e stavolta Corpaci non dice di no.

Resta la stagione successiva, avendo rinnovato per due anni dopo gara1 di semifinale play – off 2013 – 2014, ma eliminato nei quarti 2014 – 2015 da Bergamo non si vede onorare il contratto per l’ultimo anno. Di fatto è un altro esonero, ma a campionato finito. L’Apu riparte dalla B con Lino Lardo nuova guida tecnica che nel 2015 – 2016 ottiene subito la promozione in A2 e resta l’unico allenatore della società seduto per tre stagioni intere sulla panchina udinese sino al 2018. Gli subentra Demis Cavina, cavallo di ritorno a Udine dopo la stagione 2009 – 2010 alla Snaidero, ma resiste sino a fine gennaio quando è sostituito da Alberto Martelossi alla sua prima volta all’Apu.

A fine A2 2018 – 2019 la società, però, gli preferisce coach Alessandro Ramagli la cui avventura udinese resta sospesa tra stop al campionato a causa del Covid alla penultima giornata di stagione regolare e divorzio estivo nel 2020 tra patron Alessandro Pedone e il gm Micalich, che aveva rinnovato il rapporto con il coach rifattosi poi con la fatal Verona del 12 giugno scorso a spese dell’Apu. Il resto è storia dei giorni nostri con il nuovo corso affidato a Boniciolli, capoallenatore debuttante a Udine in A2 nel 1999 – 2000 e sùbito promosso in A1 con la Snaidero, e il ritorno di Martelossi quale senior assistant e direttore tecnico dell’area sportiva che, appena virata la boa delle due stagioni e mezza, è già un vecchio corso. Galeotta è stata la coppa Italia di categoria, unico trofeo vinto nel 2022 dalla gestione uscente. L’obiettivo, dichiarato, si sa che era un altro: la promozione in A. Per centrarla a Finetti non basterà la “stella” di decimo capoallenatore dell’Apu, ma sarebbe da “stellone” italico.

(Nella foto di copertina, Finetti nuovo capoallenatore dopo l’esonero di Boniciolli e decimo nella storia dell’Apu)

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