Targa d’onore Fip a Blasone
Premio (Udc) Maffei e a Maffei
Cescutti torneo “scolastico”

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Due giornate di premiazioni importanti, in questo weekend che ci porterà verso la Pasqua. In occasione della gara di serie A2 a orologio Old Wild West Apu Udine contro Treviglio oggi venerdì, alle ore 20.45, al palasport Carnera il comitato regionale della Fip Fvg consegnerà la “Targa d’Onore” della Fip nazionale a coach Mario Blasone per la sua carriera.

Sabato 30 marzo, ci sarà un’altra premiazione sempre nell’àmbito di una gara di A2 a orologio. In Gesteco Ueb Cividale – Cantù (ore 20, palaPerusini) infatti il premio “Maffei” sarà consegnato all’ufficiale di campo Ornella Persechino, mentre il premio “Il Basket Sopra Le Righe” andrà a Luigi Maffei per la sua carriera giornalistica a sostegno della pallacanestro.

<Siamo lieti di consegnare questi premi – così il presidente Fip Fvg Giovanni Adami – che vanno a riconoscere a diverse persone del nostro mondo il loro impegno e quello che rappresentano e hanno rappresentato per generazioni di giocatori, atleti, ma anche dirigenti e addetti ai lavori. Siamo certi che i due palazzetti friulani accoglieranno in modo positivo i personaggi che premieremo. Metterli al centro del campo, in mezzo alle tifoserie di due delle tre realtà di riferimento del Fvg, è un altro riconoscimento importante per loro, vogliamo far sentire loro l’affetto del popolo della pallacanestro>.

Migliore sorte, invece, merita e meritava la commemorazione di Nino Cescutti, scomparso il 20 ottobre scorso all’età di 84 anni investito da un’auto a Udine vicino all’ospedale. Il suo nome, di vecchia gloria della pallacanestro italiana e insegnante di educazione fisica, è stato abbinato quest’anno alla seconda edizione dell’Apu School Cup erede di Scuole a canestro per ricordare o, meglio ancora, dello storico torneo Burei riproposto in chiave moderna dal 2007 al 2019 come trofeo professor Ezio Cernich. Per nulla rilanciato in bello stile nel post Covid, tanto che nella scorsa edizione della ripresa era stato trascurato e ripescato solo all’ultima ora il Deganutti campione uscente, il torneo studentesco per istituti superiori cittadini ha subìto un ulteriore ridimensionamento rispetto alle dodici squadre partecipanti fino al 2019.

Quest’anno si è scesi dalla partecipazione dispari della scorsa edizione, 11 formazioni con il ripescaggio in extremis del Deganutti, a soltanto 8 un terzo in meno rispetto agli anni belli quando i 12 istituti udinesi erano suddivisi in due categorie Eccellenza, a girone unico, ed Elite su due gironi, tutti da 4 squadre l’uno. Per la precisione nel 2024 nel girone A hanno partecipato il Marinelli, il Marinoni, il Malignani e lo Zanon e in quello B lo Stellini, il Volta, il Deganutti e l’Uccellis.

Ridotta anche l’attività, che nel Cernich ideato dal professor Maurizio Ivancich di concerto con l’associazione Apu ieri prevedeva un progetto didattico, con istituto capofila quello dove di volta in volta insegnava il docente fondatore (Copernico, Marinelli e Zanon), che partiva a inizio anno scolastico e terminava con le finali verso fine scuole al Benedetti, dal 2013 due: quella di Eccellenza per il trofeo Cernich e l’altra Elite per il salto di categoria, a rimpiazzare la retrocessa. Dopo una fase di qualificazione, in palestre scolastiche, in cui ogni squadra giocava tre partite almeno da 40 minuti.

Quest’anno le qualificazioni sono state esaurite fra il 13 e il 19 marzo in due mattinate, dalle ore 8.15 alle 11. Il 13 ha giocato il girone A e il 19 quello B, di cui sopra, rispettivamente nelle palestre del Marinelli in via Aspromonte e dello Stellini in via Cairoli da intendersi istituti capofila solo perché hanno messo a disposizione gl’impianti. Si sono giocate tre partite per girone da un tempo, a tutto campo, di 12 minuti effettivi con eventuali 3 minuti di tempo supplementare. Insomma, dopo 36 minuti di tempi regolamentari in una mattinata tutti a casa. Con evidenti difficoltà per le squadre con rose numerose, fino a 15 giocatori, a dare loro un minutaggio adeguato. Arbitri in borghese e… mani in tasca.

Da queste mini-qualificazioni di 5 contro 5 maschile sono uscite le semifinali MalignaniUccellis in programma giovedì 4 aprile nella palestra dell’Isis, il vecchio Iti, di viale Leonardo da Vinci e MarinelliVolta in calendario secondo la stampa il 14 aprile di domenica, giorno inusuale a meno che non ci sia scuole aperte. Semifinali in cui, per lo meno, si tornerà a giocare quattro tempi da 10 minuti l’uno dando campo e minutaggi adeguati. Dopo di che sabato 11 maggio al Carnera, ospiti dell’Apu anche perché al Benedetti ci sono lavori in corso che saranno rilanciati con la buona stagione, si disputerà la finale in cui il Volta, che ci sia o non ci sia, rimetterà in palio il titolo conquistato per la prima volta l’anno scorso, con atteggiamenti in campo che hanno portato qualche storico docente a prendere le distanze dalla manifestazione.

Oltre alla finale 5 contro 5 maschile, sabato 11 maggio al Carnera si giocherà anche la finale di 3 contro 3 femminile, novità introdotta l’anno scorso con la prima edizione dell’Apu School Cup. In questo caso le qualificazioni sono state ancora più “mini”. Vi hanno partecipato in una mattinata sola di gioco a metà campo, allo Stellini, soltanto cinque scuole: oltre alle padrone di casa del liceo classico di piazza Primo maggio, anche lo Stringher, il Marinelli, il Malignani e lo Zanon. Queste ultime due scuole, dopo una mattinata di tutti contro tutti con formula all’italiana, sono andate in finale.

Chissà che ne penserà da lassù il compianto Nino Cescutti di questa commemorazione a cui appongono la firma anche la Fip Udine e gli Amici del Benedetti, oltre all’Apu e leggasi Amici pallacanestro udinese non Associazione pallacanestro udinese come in Apu ieri che ne perpetuava la memoria. Alla prossima foto in pagina, che non si nega ad alcuno specie se accompagnata da t-shirt, felpe e sciarpette d’ordinanza gentilmente concesse dagli sponsor d’occasione.

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Un commento

  1. Mario è stato il mio primo insegnante di educazione fisica (allora si chiamava così) nel ’71 ed è stato l’unico a dirmi esplicitamente di lasciar perdere il basket e di puntare su qualche altro sport. L’ho ringraziato perché a quei tempi prendevano quelli superiori ai due metri

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