Tredici gare su quattordici del primo turno della fase a orologio di serie A2 e le undici giocate ieri in anticipo qualcosa hanno già detto: il fattore campo conta, eccome. Finora è stato premiante in quest’appendice delle ventisei giornate ad andata e ritorno prima dei play – off e dei play – out voluta dalle società, e avallata da Lega nazionale pallacanestro e Federazione italiana pallacanestro, per garantire a tutte le squadre visibilità per almeno trenta partite stagionali. Per questioni, si dice, di disponibilità dei campi e non per scelta precisa il primo turno si è giocato tutto in casa di formazioni del girone rosso e il secondo, viceversa, si sta disputando nelle piazze di quello verde. In omaggio al principio dell’alternanza si continuerà così nelle altre due giornate.
Nella prima soltanto l’Old Wild West Apu Udine al palasport San Giuseppe da Copertino a Lecce, parquet della Next Nardò, e Biella a Latina hanno fatto saltare il fattore campo quando manca da disputare Stella Azzurra Roma – Orzinuovi. Persino Fabriano, a Osimo, già retrocessa in B come gli orceani l’ha fatto rispettare alla distratta, ma decimata nobile decaduta Cantù. I brianzoli non avevano l’esterno americano Trevon Allen per un infortunio muscolare alla coscia destra, che lo terrà fuori squadra una ventina di giorni giusto il tempo di saltare tutta la fase a orologio. Assenza di peso quella di uno straniero come hanno riscoperto all’Apu priva del centro a stelle e strisce Brandon Walters, in un primo momento in dubbio pure stasera contro Ravenna per una botta al ginocchio destro rimediata sabato scorso in Puglia, quando l’Oww ha visto saltare l’inviolabilità del Carnera nella penultima di ritorno interna proprio contro l’Acqua San Bernardo. Cantù nello stop con la cenerentola Fabriano era anche senza la guardia – ala Giovanni Severini in isolamento a causa del Covid.
Così si è arresa, riscattandosi però ieri sera a Desio contro Chiusi grazie al recupero almeno dell’italiano, consentendo all’Oww di non sentirne più il fiato sul collo al vertice del girone verde di A2 e, anzi, di poter blindare la prima piazza battendo stasera Ravenna. Sempre che non lo rimetta in ballo domenica contro Fabriano a Cerreto d’Esi, dove nel giugno scorso la Gesteco Ueb Cividale ha lasciato le ultime speranze di promozione in A2 in gara5 di finale in favore della Ristopro ora già retrocessa. I marchigiani, onore al merito, fatto lo scalpo per mezzo canestro ai brianzoli, negli anticipi del secondo turno a orologio sono caduti pure per mezzo cesto in casa Piacentina. Nelle undici gare finora disputate di questa giornata su campi di squadre del girone verde, al contrario, hanno vinto solo due formazioni di quello rosso: Nardò, rifattasi sùbito dello smacco a domicilio contro Udine, a Biella corsara invece al via nell’Agro Pontino e Verona, contro cui i friulani chiuderanno l’orologio domenica 1 maggio al Carnera nel derby triveneto, passata a Orzinuovi derelitta e in smobilitazione.
Occhio, dunque, a fare valere la legge del palasport dei Rizzi già ripristinata in scioltezza nell’ultima di ritorno ospiti gli orceani, ultimi della classe in A2 verde. Ravenna, però, è invece la terza forza “rossa” e, soprattutto, non è quella battuta per 88-69 (27-19, 52-33, 69-45) il 12 marzo scorso a Roseto da capitan Michele Antonutti, sulla via del rientro in squadra stasera dopo due turni di riposo programmato, e compagni in semifinale di coppa Italia Lnp. Allora la banda di coach Alessandro Lotesoriere era ridotta ai minimi termini da un focolaio Covid, che ne aveva messo addirittura in dubbio la partecipazione. In uno stoico quarto di finale, vinto per 93-82 (25-23, 45-39, 63-61) su Pistoia, l’OraSì aveva tenuto 40 minuti sul parquet il centro Alessandro Simioni, 39 l’ala Giulio Gazzotti ex Apu nel 2019 – 2020, 38 l’eroico play – guardia Austin Tilghman autore di 42 punti e 37 la guardia Davide Denegri partiti tutti e quattro in quintetto base assieme all’ala del 2004 Nicola Giovannelli, premiato alla fine della Coppa quale miglior under 21 per la ventina di minuti a partita disputati anche contro l’Oww. Dalla sera alla mattina per affrontarla era stato recuperato l’altro americano Lewis Sullivan in ala per mezza, evanescente partita. Non ce l’avevano fatta del tutto la navigata guardia Daniele Cinciarini e il play di riserva Nicola Berdini, nonchè la guardia Andrea Arnaldo e la guardia – ala Tommaso Oxilia nè c’era l’ala Gabriele Benetti il quale, prelevato verso fine marzo a Fabriano, ha rimpiazzato Oxilia a causa del grave infortunio che gli è occorso.
Insomma, coach Matteo Boniciolli e il suo staff si ritroveranno di fronte tutt’alta squadra rispetto a quella affrontata in semifinale di Coppa, in cui fra l’altro era stato dimezzato Tilghman, top scorer della gara comunque con 21 punti in 32 minuti, appiccicandogli in marcatura fin dall’inizio Vittorio Nobile, Mvp della partita con 21 di valutazione individuale frutto di 19 “pezzi” con 2 su 2 al tiro da due, 3 su 6 da tre e 6 su 6 ai liberi. Certo l’Apu dovrà trovare la giusta contraria per esorcizzare la novità Ravenna e fare rispettare il fattore campo nell’orologio anche al Carnera, pur se dovesse mancarle davvero il suo centro di gravità permanente Walters anche se pare non sarà proprio così. Pena farsi andare per storto il brindisi in Coppa contro Ravenna, se non dovesse riuscire a rimettere a posto le lancette per puntarle sull'”OraSì” della vittoria grazie alla folta rosa di undici senior con uno out obbligatoriamente a rotazione. La parola, soprattutto, alla difesa che a Lecce/Nardò ne ha beccati come non mai 91 ed è stata bucherellata, a piacimento, soprattutto dall’ex Andrea Amato quasi top scorer con 22 punti.
(Nella foto Mari.Ka Torcivia di copertina, Giovannelli l’Mvp U21 ravennate di Coppa contro Walters)