Old Wild West Apu Udine – Reale Mutua Torino, recupero stasera dell’ottava di andata del girone verde di serie A2, è sempre meno big e sempre più match rispetto al 21 novembre scorso quando si sarebbe dovuto giocare al Carnera tra le due finaliste play-off perdenti della stagione scorsa in categoria, rispettivamente a tutto vantaggio di Napoli e Tortona. A novembre entrambe le squadre viaggiavano con una sola sconfitta a testa, i piemontesi nella terza giornata a Cantù e i friulani nella quarta a Treviglio, alle spalle dell’imbattuta capolista brianzola alla quale poi tra ottava e undicesima è risultata indigesta Piacenza, sia Assigeco sia Bakery. Rinviato di un mese il big match per Covid in casa udinese, oggi vede l’Oww marciare a forza tre successi di fila (con Mantova, a Milano e con Trapani) dopo il secondo stop a Desio/Cantù, mentre Torino è destrutturata da tre battute d’arresto consecutive, striscia negativa aperta.
La prima è stata la più cocente perché l’ha subita a domicilio contro Pistoia priva del suo faro americano Jazz Johnson, toscani che al momento sono la seconda forza assieme all’Apu dopo il ritorno al successo nel recupero di ieri contro Capo d’Orlando seguito al blitz subìto in casa per mano di Orzinuovi che domenica scorsa era ancora al palo. Il secondo tonfo torinese è stato a Trapani, di cui a Udine si è tastata la consistenza domenica scorsa al Carnera specie con i siciliani orfani dal loro play titolare Matteo Palermo. L’ultimo smacco all’ombra della Mole è stato nel faccia a faccia con Treviglio, contro cui la Reale Mutua ha ceduto di schianto nell’ultimo quarto pagando dazio a un virus intestinale che allignava in squadra e all’assenza dell’ala Niccolò De Vico per infortunio, il quale è in forse anche per il recupero odierno.
Torino, già battuta per 79-74 dall’Oww al quinto memorial Piera Pajetta a inizio settembre scorso quando non aveva ancora ingaggiato il play – guardia Trey Davis, è anche una partita di ex pur se molto dimagrita rispetto a un anno fa. In Piemonte è rimasto soltanto capitan Mirza Alibegovic, friulano adottivo di Moruzzo, della colonia che era formata anche da un quartetto di ex Amici pallacanestro udinese: Ousmane Diop senegalese di Feletto, Lorenzo Penna e Franko Bushati oltre a coach Demis Cavina in panchina, in passato già alla Snaidero. Se il primogenito di Teoman Alibegovic riporta un po’ di arancione al Carnera, l’ex più quotato è il play Alessandro Cappelletti che veste il bianconero dopo due stagioni a Torino. All’Oww è arrivato dopo il no frapposto sul mercato estivo da Fabio Valentini, che aveva ben impressionato contro l’Apu nell’A2 scorsa con un ventello al Carnera e 18 punti a Casale, perché ha preferito continuare a giocare alla Jb Monferrato allenata dal padre Andrea e assieme al fratello Luca.
Così, quando si è presentata l’occasione, Udine si è tuffata su Cappelletti, protagonista fino all’ultimo di gara5 di finale play-off persa per 74-75 a Torino contro Tortona con il suo fallo su Jamarr Sanders al tiro da tre che ha deciso la promozione. L’Apu l’ha soffiato alla concorrenza di Pesaro in A, accordandogli un ingaggio da 90 mila euro e pagandone 20 mila di buyout a Torino stessa. L’affare è stato favorito dallo status dilettantistico dell’A2, che non prevede oneri sociali sui contratti come il regime professionistico in massima divisione, per cui ai marchigiani Cappelletti sarebbe costato in tutto non 110 mila, ma all’incirca 200 mila euro. E spiega anche la differenza di censo che può esserci, e c’è, in A2 tra club (pochi) che possono permettersi di pagare per un solo giocatore l’equivalente di un sesto o un settimo di tutto il budget stagionale di altre società. Così oggi Cappelletti alza le quotazioni dell’Apu nel match non più big contro Torino già sua, in cui può brindare a un posto in Coppa in attesa dei play-off.
(Nella foto di copertina, Alessandro Cappelletti che è l’ex di lusso nel recupero odierno fra Apu e Torino)